Cari clienti,
molti di voi ci conoscono da quando eravamo solo dei ragazzini e lavoravamo in altre agenzie di viaggio.
Abbiamo iniziato il nostro percorso lavorativo come dipendenti, è stato il nostro primo e unico lavoro. Lo abbiamo scelto e lo abbiamo amato dal primo giorno.
Eravamo giovani, timidi e inesperti, ma non ci mancava la voglia di imparare e la curiosità di conoscere e far conoscere il mondo. Abbiamo avuto degli ottimi insegnanti che negli anni ci hanno aiutato a crescere permettendoci così di iniziare una nuova esperienza con una nostra agenzia. NOSTRA.
Le società non sono mai facili, anzi spesso sono complicate, ma siamo sempre riusciti a mantenere un equilibrio, che vede il team attuale, dopo 20 anni ancora qui e sempre unito.
Abbiamo avuto anni splendidi in cui non esisteva la crisi, non esisteva internet, non esisteva la concorrenza sleale. Poi è arrivato tutto, la crisi economica, internet con i suoi pregi e difetti, sono state liberalizzate le licenze facendo nascere così centinaia di nuove agenzie di viaggi.
Abbiamo accettato, abbiamo superato. A volte si sa, le situazioni difficili aiutano ad evolverti, a distinguerti. E noi ci siamo riusciti.
Ma forse non era abbastanza, così sono arrivati l’11settembre (2001), la SARS (2003), il vulcano Eyjafjallajökull (2010).
Tutte situazioni molto pesanti per l’emergenza lavorativa e dal punto di vista emotivo. Per non parlare di quello economico.
Avete smesso per un po’ di viaggiare. Un po’ per paura, un po’ perché non si poteva.
E noi abbiamo aspettato, studiando, programmando viaggi futuri per tempi migliori.
E adesso c’è lui. Covid-19, nome fin troppo grazioso per il mostro che è.
E noi siamo ancora qui. Sempre qui.
E non perché siamo incoscienti o stacanovisti, siamo qui con i nostri guanti e le mascherine perché ci sentiamo una responsabilità grande addosso, più grande di noi, quella di far rientrare i nostri clienti bloccati in giro per il mondo.
Una responsabilità che le istituzioni non si sono prese.
Passiamo ore in attesa di parlare al telefono con le compagnie aeree.
Passiamo ore davanti ad un monitor, anche da casa, cercando soluzioni alternative
ad una cancellazione di voli a catena.
Soluzioni che troviamo, eccome se le troviamo, e ad oggi quasi tutti i nostri clienti sono rientrati a casa.
In sole tre settimane abbiamo buttato al vento il lavoro di almeno 6 mesi perdendoci soldi, molti soldi. Non avendo entrate e continuando a pagare le spese per sostenere la società.
Ma siamo qui. Ancora qui, con la speranza di poterci rialzare per l’ennesima volta e se ci riusciremo sarà grazie alle nostre forze e al vostro aiuto quando tutto si normalizzerà e potremo cominciare a viaggiare.
Non di certo grazie al governo, che oggi è vero, è preso da un’emergenza enorme, ma che dubitiamo domani si curi di noi. Perché fino ad oggi non l’ha mai fatto.
Se in questi giorni ci trovate un po’ nervosi ed agitati e non rispondiamo immediatamente alle vostre richieste è solo perché stiamo lavorando in condizioni psicologiche non semplici, siate comprensivi e dateci il tempo di superare anche questa.
NOIANCORAQUI
Anna, Silvia, Gianni
Lascia un commento